Filippo Trojani: Chili di Sale
Chili di Sale– Una Scossa di Resistenza nel Quotidiano
by Jack Rush
Con “Chili di Sale”, il cantautore luganese Filippo Trojani firma una piccola ribellione in forma di canzone. È un brano diretto, graffiante, che non ha paura di guardare in faccia quelle giornate storte — le famigerate “giornate di emme” — che prima o poi toccano a tutti. Trojani non si limita a raccontarle: le afferra, le rovescia, e ci sparge sopra i suoi metaforici “chili di sale”, trasformando l’insipido in qualcosa che finalmente ha sapore.
Le chitarre energiche aprono la strada a un testo intenso e sincero, un flusso di pensieri che vibra tra frustrazione e lucidità. La produzione è asciutta ma vigorosa, come un colpo d’aria fresca in un pomeriggio ingolfato di pensieri. E proprio quando il peso della giornata sembra sul punto di schiacciarti, ecco che la musica alleggerisce, solleva, restituisce respiro.
“In fondo, per me è una canzone di resistenza”, dice Filippo — e si sente. “Chili di Sale” è una resistenza quieta ma ostinata: quella di chi non vuole lasciarsi definire dai giorni no, e preferisce rispondere con un riff, una parola ben piazzata, un granello di ironia.
Il risultato è un singolo che parla a tutti, proprio perché nasce da ciò che tutti vivono: l’ordinaria fatica del quotidiano. E Trojani, con la sua voce ruvida e autentica, ci ricorda che anche le giornate peggiori, se ci metti il sale giusto, possono diventare sopportabili — perfino illuminanti.
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