Cedric Blaser: Fessure
Tra Le Crepe della Luce – Il Mondo Intimo di Cedric Blaser
by Jack Rush
Nato tra il lago e le montagne del Ticino, Cedric Blaser è uno di quegli artisti che sembrano scolpiti dal paesaggio stesso in cui crescono. Le sue prime esperienze con il violino lasciano presto spazio alla chitarra, compagna scelta per esprimere una musicalità più libera, organica e profondamente personale. Gli studi con Vladimiro Carcano e Gabriele Cavadini al Conservatorio della Svizzera Italiana, seguiti dall’incontro con il jazz all’EJMA di Losanna sotto la guida di Julien Feltin, arricchiscono la sua tavolozza senza mai imbrigliarne la voce. Perché è proprio fuori dai generi che Blaser trova sé stesso, lasciandosi permeare da tradizioni lontane e sonorità nuove che diventano parte naturale del suo linguaggio.
La sua carriera è un mosaico di collaborazioni e progetti: Saraka, Eïla, Jacob Hannes, Balaclava, Layena, fino alle musiche realizzate per teatro, danza e circo. Non sorprende che la sua colonna sonora per L’Amour du Monde di Jenna Hasse abbia ottenuto una Menzione Speciale alla Berlinale 2023: la sua sensibilità visiva e narrativa è parte integrante della sua scrittura.
Con Fessure, il suo primo album solista, Blaser decide di affrontare il territorio più difficile di tutti: quello dell’intimità pura. Registrato nella sua sala prove nella Vallée du Gottéron a Friborgo, autoprodotto, mixato da Louis Jucker e masterizzato da Cyril Meysson, Fessure è un disco che respira l’odore dei luoghi in cui è nato. È un lavoro che non parla troppo, ma dice moltissimo.
Le “fessure” del titolo sono aperture, spiragli attraverso cui filtrano luce, emozioni, immagini che non trovano voce ma che insistono per essere ascoltate. Ogni brano è una piccola deriva, una finestra sonora su un paesaggio interiore: chitarre sospese, sintetizzatori che ondeggiano, tessiture vocali stratificate e lunghi riverberi compongono un universo liquido, intimo, spesso ipnotico. I suoni sembrano provenire da un altrove familiare, come ricordi che riaffiorano sfocati, tra sogno e veglia.
I testi – perlopiù in italiano – provano a raccontare proprio quegli spazi indefiniti, fragili, difficili da spiegare. Non offrono risposte: aprono porte. E in questo risiede il fascino del disco, nella sua capacità di essere più esperienza che racconto, più suggestione che dichiarazione.
Fessure è un lavoro che invita all’ascolto attento, quasi meditativo. Non chiede di essere decifrato, ma abitato. È un disco che non impone un mondo: ne suggerisce uno, lasciando che ogni ascoltatore lo riempia con la propria luce.
La release party ufficiale ha avuto luogo al Nouveau Monde di Friborgo, e in seguito da una serie di concerti di presentazione. Un’occasione perfetta per immergersi ancora più a fondo nel mondo sospeso e coinvolgente di Cedric Blaser.
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